Un museo rappresenta una delle più importanti strutture in cui poter organizzare mostre, manifestazioni ed eventi.
Recentemente l’allestimento museale appare assai mutato: l’impressione è che questo voglia configurarsi ai tempi e riuscire a rinnovarsi per aumentare la domanda.
I siti culturali hanno intuitivamente inglobato al proprio interno delle strategie di marketing che spesso vengono applicate anche nel mondo fieristico.
Che cos’è in effetti che mette in comunicazione una fiera e una mostra museale? In apparenza nulla, ma in entrambe lee manifestazioni possiamo riconoscere l’intento di attirare il maggior seguito possibile.
Contrariamente ad un evento fieristico, però, l’obiettivo di un incontro d’incentivazione culturale è quello di raccogliere, catalogare e custodire qualcosa di valore per poterlo poi restituire alla società.
Affinché si sappia quanto alto sia il valore della proposta avanzata dall’incontro in questione, è importante pianificare una buona strategia di comunicazione.
Nell’articolo di oggi proviamo a fornirti una serie di informazioni utili a costruire una comunicazione culturale che possa fare breccia nel cuore dei tuoi potenziali utenti.
In particolare, ci soffermeremo su una strategia di persuasione da poter applicare all’interno di un allestimento museale.
Scopriamo insieme come fare.
Il target di un museo
Prima di tutto, proviamo ad inquadrare quello che è il target di un museo. Al contrario di fiere ed eventi, che in genere raccolgono un pubblico vastissimo e spesso assai diversificato, l’utenza media a cui si rivolge un’iniziativa culturale è già di per sé profilata.
Un museo è, il più delle volte, frequentato da persone colte, istruite o quantomeno con una sviluppata intelligenza emotiva.
Stiamo dunque parlando di un pubblico che non cerca un’idea da acquistare, ma un’esperienza da vivere.
Che si parli di una mostra artistica, fotografica o storica, chi vi giunge è una persona in cerca di stimoli, che intende immergersi completamente in una dimensione lontana dall’ordinario.
Una strategia di comunicazione inclusiva
Sebbene il pubblico raccolto da un museo sia profilato, in esso possiamo riconoscere persone diverse per provenienza, età o status sociale. Gli individui verso cui stai veicolando il tuo messaggio sono accomunate dalla curiosità e dalla voglia di entrare in contatto con un mondo nuovo. Ciascun fruitore possiede però il proprio bagaglio culturale ed emotivo, che si distingue ovviamente da quello degli altri.
Quello a cui bisogna mirare è dunque una comunicazione inclusiva, capace di rendere il museo un’istituzione accessibile a tutti.
L’uso delle nuove tecnologie
Non possiamo pensare di mettere in piedi un’efficace strategia di comunicazione che non passi per le nuove tecnologie. I musei sono istituzioni antiche, il cui principale scopo è quello di essere al servizio della società. Ciò vuol dire che un sito culturale, per quanto autorevole, ha il dovere di adeguarsi ai tempi, soprattutto se intende sopravvivere alla modernità. Anche per questo, se stai lavorando alla promozione di un evento museale, ti suggeriamo di includere all’interno della mostra smartphone e tablet: sono molte infatti le strutture che permettono di ascoltare le guide utilizzando questi dispositivi, così da avvicinare anche le nuove generazioni alla cultura.