Quando si diventa protestati, accadono determinate cose. Questa tua nuova condizione potrebbe essere dipesa dal fatto che una cambiale o un assegno che hai fatto non è andato a buon fine. Ecco cosa ti può accadere subito dopo…

Una delle cose che succede quando qualcuno attesta che un assegno da te fatto o una cambiale non sono stati pagati come dovuto è che tu venga protestato.

Quando diventi protestato hai praticamente subito un protesto, ossia chi doveva prendere soldi dal tuo assegno, ma non ne ha ricevuti, si è rivolto, come gli spetta di diritto secondo la nostra Legge, a un notaio o a un altro rappresentante pubblico ufficiale.

Allora, da quel momento, tu hai avuto la possibilità di saldare il tuo debito con il beneficiario del pagamento entro e non oltre i dieci giorni che, se scadono, ti fanno entrare direttamente in protesto, poiché il creditore farà il tuo nome direttamente alla camera di commercio, segnalandoti come debitore inadempiente.

Se vuoi scoprire qualcosa di più riguardo a questo argomento e sei curioso di approfondirlo, allora ti invitiamo a leggere quali siano i Migliori conti corrente per protestati .

Il libro nero dei protestati: come si entra e si esce illesi da questo impiccio

Praticamente alla Camera di Commercio verrai iscritto a una sottospecie di libro nero, un death note fiscale, che provocherà non poche conseguenze spiacevoli. Parleremo di quest’ultimo dettaglio più avanti, ma nel frattempo sappi una cosa.

Tu puoi comunque andare alla Camera di Commercio e spiegare a chi di competenza la ragione per la quale hai tardato a saldare quanto dovuto alla persona con la quale hai maturato il tuo debito. Una volta fatto, dovrai comunque estinguere il debito il prima possibile, sennò rimarrai protestato.

Uscirai da questa situazione soltanto una volta che avrai versato il dovuto, che non sarà più la somma del valore della cambiale o dell’assegno non andato a buon fine, ma anche, nel caso in cui sia il creditore a richiederlo, anche le more, cioè gli interessi che hanno fatto lievitare il tuo debito per via del tempo che hai fatto trascorrere non pagandolo e le spese della pratica per il protesto.

Oltre a questo la persona che deve riscuotere il tuo debito ha diritto di pretendere da te l’intera cifra tutta in una volta, senza rateizzazione, se lo ritiene più appropriato.

Insomma, tu non potrai avanzare nessuna richiesta, nessuna buona scusa ti farà uscire da questa situazione. Solamente il compimento del tuo dovere, come è previsto dalla Legge, può tirarti fuori dal protesto e non farti essere più iscritto nel libro delle persone protestate.

Stiamo comunque considerando finora unicamente la versione dell’universo parallelo in cui tutto finisce bene.

Se, al contrario, tu non hai alcuna intenzione di saldare il tuo dovuto, o per volontà o per mancanza di possibilità nel farlo, allora il tuo creditore ha due strade da percorrere. Potrebbe rivalersi direttamente su di te (azione diretta), oppure andare a rompere le scatole, legalmente parlando, a chi ti ha fatto da garante al momento della sottoscrizione.

Se parliamo dell’aspetto legale dobbiamo ricordare, perché è importante, è che le conseguenze possono essere possono essere di natura civile e amministrativa ma non sicuramente penale.

Nel caso in cui il creditore denunci il beneficiario si potrebbe addirittura arrivare al pignoramento dei beni materiali;invece se si arriva a un provvedimento amministrativo sarà emesso un assegno bancario, che prevede una sanzione pecuniaria che in alcuni casi può addirittura superare 1000 euro.

Il pagamento di questa sanzione avviene nel caso in cui il debito non verrà pagato entro 2 mesi!

Cosa non può essere pignorato?

Questo è un punto molto importante da trattare perché ancora c è molta disinformazione in merito. Innanzitutto ricordiamo che un pubblico ufficiale potrà procedere al pignoramento dei beni materiali:quest’ultimo avviene in alcuni anche nella casa del protestato.

Di solito il pignoramento si applica inizialmente sul denaro della persona o anche su un oggetto prezioso ma ci sono anche cose che non possono essere pignorate e cioè.

  • Beni che hanno un valore morale come la fede nuziale
  • Beni alimentari
  • Crediti legati a malattia o maternità
  • Oggetti necessari come frigorifero, letti o sedie